A Lopburi per il banchetto delle scimmie

19 Novembre 2013

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  1. *Astrella
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    A Lopburi per il banchetto delle scimmie




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    In Thailandia nella città dei macachi. Il 24 novembre c'è un ricco buffet tutto per loro. Allestito nel cortile di un antico tempio khmer.




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    Lopburi, in Thailandia, è la città delle scimmie. Sono dappertutto: per strada, sui pali della luce e sui semafori, arrivano sui balconi delle abitazioni, attraversano le strade, si aggirano sui tetti delle case e occupano le auto parcheggiate. Sono così tante da essere diventate la maggior attrazione turistica di Lopburi, nonostante in questa città, a 250 km dalla capitale Bangkok, ci siano splendide rovine khmer.


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    SCIMMIE OVUNQUE. Le scimmie di Lopburi all’inizio sono senza dubbio divertenti: non capita tutti i giorni di vedere dei macachi aggirarsi per la città. Con il tempo, invece, possono diventare fastidiose, anche se la gente del posto, ormai, le manda via solo quando è chiaro che i macachi si stanno preparando a rubare qualcosa.

    È questo il problema con le scimmie: si aggirano sempre alla ricerca di cibo, ma sono pronte ad allungare le zampe su qualsiasi cosa. Una buona parte di loro vive nel Phra Prang Sam Yot, un tempio induista in stile khmer, testimone dell’influenza indiana nell’antico Siam.
    Il nome di questo luogo sacro significa “Il Santuario delle Tre Cime” ed infatti è costituito da tre torri in mattoni, pietre e laterizi chiamate prang, collegati tra loro da corridoi: il numero non è casuale e simboleggia le divinità delle sacra Trimurti, ovvero gli dei Shiva, Vishnu e Brahma.
    Tra le sculture rimaste ancora oggi intatte c’è quella di un eremita con le mani sulle ginocchia, e tra le decorazioni ce ne sono anche in uno stile che non è khmer. Ma più che altro i turisti arrivano per vedere i macachi.


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    CHE BANCHETTO! Queste scimmie sono diventate così parte della città che da una ventina di anni, nel mese di novembre, nel cortile del tempio viene organizzato per loro un banchetto gigantesco. L’appuntamento è fissato all’ultima domenica del mese: per il 2013 si terrà dunque il giorno 24.

    Gli abitanti di Lopburi arrivano allo Phra Prang Sam Yot portando di tutto. Noccioline e banane, ma anche zucche, ananas, meloni e cetrioli, ma anche cavoli, uova sode e prelibati granchi. Ogni anno le scimmie mangiano circa due tonnellate di cibo, un buon segnale per gli abitanti di Lopburi, che credono questo possa portare fortuna.
    Il banchetto non ha origini religiose: si tratta semplicemente di un ringraziamento nato in tempi recenti che gli abitanti fanno ai macachi, che a loro volta attirano turisti.


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    MEGLIO STARE SEMPRE ATTENTI. Essere circondato da scimmie all’inizio può essere divertente, ma occorre sempre fare attenzione. Perché, anche se la maggior parte dei turisti ride per gli improvvisi assalti di questi primati, non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di animali selvatici.
    Con una pericolosa inclinazione al furto: la prima regola da seguire è di stare attenti ed evitare di mostrare alle scimmie qualunque cosa che possa sembrare cibo. Perché potrebbero provare a portarselo via.

    Per questo, meglio mettere al sicuro occhiali da sole, gioielli, macchine fotografiche, portafogli, telefoni, e tenere strette le borse. Meglio non tirare fuori del cibo, a meno che non lo si faccia per darlo alle scimmie: le si attirerebbe e lo mangerebbero prima loro, in un modo o nell’altro.

    E chi invece ama vedere i macachi ma non averli addosso, ha una sola scelta: stare in piedi, muovendosi di continuo. Sedersi sui gradini del tempio equivale infatti ad un “assalto” da parte delle scimmie.


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    NON SOLO MACACHI. Le scimmie, come detto, non sono solo allo Phra Prang Sam Yot, ma vivono anche nel centro di Lopburi. Dove c’è anche altro da vedere. Come il Baan Vichayen, o almeno ciò che ne rimane.
    Si tratta dei resti della residenza che il re Narai fece costruire per il cavaliere di Chaumount, e dove in seguito abitò Constantine Phaulkon, avventuriero greco diventato il suo consigliere più influente.

    È rimasto qualcosa in più, invece, del Phra Narai Ratchaniwet: era il Palazzo del re Narai, ed era la residenza estiva del sovrano. Al suo interno si può vedere il Dusit Sawan Thanya Maha Prasat, l’antica struttura che che ospitava il trono, in una grande sala per le udienze, voluta dal re Narai come luogo di incontro con le delegazioni estere.


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    Fonte: www.oggiviaggi.it/galleria/?gallery-id=453&image-id=4422
     
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