La Città dei Musicanti di Brema - Germania

1 Settembre 2014

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  1. *Astrella
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    La Città dei Musicanti di Brema - Germania





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    I Musicanti Di Brema



    Tra le favole dei fratelli Grimm, famosa è quella intitolata I musicanti di Brema, tant'è che tutt’ora nell’omonima città della Germania settentrionale, in piazza del Municipio, c’è una statua in bronzo che la ricorda.


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    Questa storia ben si presta a essere rappresentata nelle diverse forme d’arte: ricordiamo molte trasposizioni teatrali in prosa e poesia, balletti, operette e film d’animazione. Non manca ovviamente il personaggio gallicano di spicco.


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    La Favola

    Un uomo aveva un asino che lo aveva servito assiduamente per molti anni. Ora che le forze lo abbandonavano, il padrone pensò di toglierlo di mezzo. L’asino si accorse che non tirava buon vento, scappò e prese la via di Brema: là, pensava, avrebbe potuto fare il musicante.

    Dopo aver camminato un po’, trovò un cane da caccia che giaceva sulla strada sfinito e gli domandò: “Che ti succede?” “Ah - rispose il cane - siccome sono vecchio e divento ogni giorno più debole, il mio padrone vuole accopparmi, e allora me la sono data a gambe: come farò ora a vivere?” Disse l’asino: “Io vado a Brema a fare il musicante, vieni anche tu con me.” Il cane allora lo seguì.


    Poco dopo trovarono per strada un gatto dall’aspetto molto afflitto. “Ti è andato storto qualcosa?” domandò l’asino. “Come faccio ad essere allegro? Dato che invecchio, i miei denti si smussano e preferisco starmene a fare le fusa accanto alla stufa invece che dare la caccia ai topi, così la mia padrona ha tentato di annegarmi. L’ho scampata, ma adesso dove andrò?” “Vieni con noi a Brema a fare il musicante.” Anche il gatto andò con loro.


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    I tre passarono davanti a un cortile sul cui portone c’era il gallo del pollaio che strillava a più non posso. “Che ti succede?” disse l’asino. Il gallo: “Domani, che è festa, verranno ospiti e la padrona di casa, senza nessuna pietà, ha detto alla cuoca che vuole mangiarmi lesso, così questa sera devo lasciarmi tagliare il collo.

    E io grido a squarciagola, finché posso.” “Vieni piuttosto con noi a Brema; qualcosa meglio della morte la trovi: tu hai una bella voce e se faremo della musica tutti insieme, andremo alla grande!” Al gallo piacque la proposta e se ne andarono tutti e quattro.

    Non potevano però raggiungere Brema in un solo giorno. La sera giunsero in un bosco dove si apprestarono a passare la notte e qui videro in lontananza una piccola luce, perciò si avviarono verso la zona da cui essa proveniva e ben presto la videro brillare più chiara e sempre più grande, finché giunsero davanti a una casa bene illuminata dove però alloggiavano dei briganti. L’asino, che era il più alto, si avvicinò alla finestra e guardò dentro.

    “Cosa vedi, testa grigia?” domandò il gallo. “Cosa vedo?” rispose l’asino. “Una tavola apparecchiata con ogni ben di Dio e attorno i briganti che se la spassano.” “Farebbe proprio al caso nostro,” disse il gallo. “Sì, sì; ah, se fossimo là dentro!” esclamò l’asino.

    Allora gli animali tennero consiglio sul modo di cacciar fuori i briganti e alla fine trovarono il sistema. L’asino dovette appoggiarsi alla finestra con le zampe davanti, il cane saltare sul dorso dell’asino, il gatto arrampicarsi sul cane, e infine il gallo si alzò in volo e si posò sulla testa del gatto. Fatto questo, a un dato segnale incominciarono tutti insieme il loro concerto: l’asino ragliava, il cane abbaiava, il gatto miagolava e il gallo cantava.

    Poi dalla finestra piombarono nella stanza facendo andare in pezzi i vetri. I briganti, spaventati da quell’orrendo schiamazzo, credettero che fosse entrato uno spettro e fuggirono atterriti nel bosco.

    I quattro compagni sedettero a tavola e mangiarono a più non posso. Quando ebbero finito, spensero la luce e si cercarono un posto per dormire comodamente, ciascuno secondo la propria natura. L’asino si sdraiò sul letamaio, il cane dietro la porta, il gatto sulla cenere calda del camino e il gallo si posò sulla trave maestra.

    Poiché erano tanto stanchi per il lungo cammino, si addormentarono subito. Passata la mezzanotte, i briganti videro da lontano che in casa non ardeva più nessun lume e tutto sembrava tranquillo. Allora il capo disse: “Non avremmo dovuto lasciarci impaurire” e mandò uno a ispezionare la casa.

    Costui trovò tutto tranquillo, andò in cucina ad accendere un lume e, scambiando gli occhi sfavillanti del gatto per carboni ardenti, vi accostò uno zolfanello perché prendesse fuoco. Ma il gatto se n’ebbe a male e gli saltò in faccia, sputando e graffiando.


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    Il brigante si spaventò a morte e tentò di fuggire dalla porta sul retro, ma là era sdraiato il cane che saltò su e lo morse a una gamba. Quando poi attraversò di corsa il cortile, passando davanti al letamaio, l’asino gli diede un bel calcio con la zampa di dietro e il gallo, che si era svegliato per il baccano, strillò tutto arzillo dalla sua trave.

    Allora il brigante tornò dal suo capo correndo a più non posso e disse: “Ah, in casa c’è un’orribile strega che mi ha soffiato addosso e mi ha graffiato la faccia con le sue unghiacce e sulla porta c’è un uomo con un coltello che mi ha ferito alla gamba, e nel cortile c’è un mostro nero che mi si è scagliato contro con una mazza di legno, e in cima al tetto il giudice gridava: ‘Portatemi quel furfante!’ Allora me la sono data a gambe!”

    Da quel giorno i briganti non si arrischiarono più a ritornare nella casa e i quattro animali vissero felicemente lì per il resto della loro vita.


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    La protezione impermeabile per la pioggia




    La statua dei Musicanti di Brema


    La famosa e molto visitata Statua in bronzo del 1953 di Gerhard Marcks e' ubicata nella piazza del Municipio di Brema (Bremen) in Germania a celebrare ed in memoria dell'altrettanto famosa favola dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm. (Die Bremer Stadtmusikanten - I musicanti di Brema).

    Gli zoccoli anteriori dell'asino brillano, secondo due antiche leggende, strofinarle o tenerle in mano puo' portare molta fortuna o far avverare un nostro desiderio.


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    E' circondata dal fascino fiabesco che anche da lontano si avverte, bella, interpretativa, risveglia i nostri sogni

    conducendoli a realta'. Avvolta da una citta,' dall' indubbi bellezza, che le dona la giusta atmosfera che ci

    ammalia sia nel giorno che nella sera.

    Speciale e' anche la sua ombra proiettata nei muri o a terra che la staglia con una netta effige dei nostri

    animali protagonisti, sempre piu' reale, quanto incantata, nell'illuminazione fievole della notte.


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    Fonti: www.summagallicana.it/Emblemata/Pro...ti_di_Brema.htm

    http://en.wikipedia.org/wiki/Town_Musicians_of_Bremen
     
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