L'Equinozio Autunnale: Le Fate dell'Autunno

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  1. *Astrella
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    L'Equinozio Autunnale: Le Fate dell'Autunno




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    Il Canto dell'autunno vien sussurato leggero tra un ramo di melo e un frutto rosso...
    tra cespugli disadorni di bacche, e torrenti bisognosi di nuove acque...
    su brughiere accarezzate dal vento gelido del nord.



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    Il Canto di Mabon giunge atteso ed adorato da un nugolo irrisorio di fate dalle ali di cartapesta
    Poche gioiscono del suo arrivo, foriero di gelo e fredde foschie, padre di apparente morte e fine.
    Quelle poche si radunano attorno a me, che dalla Torre di Finnola narro loro le avventure di
    querce che si addormentano e di viti che arrosiscono timide....



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    Brindiamo insieme alla sapienza del salmone, contando nocciole su polle incantate...
    Ascoltiamo attente la voce dell'Aria e il grido del Fuoco, il sordo risentimento della Terra
    e il dolce mormorio dell'Acqua. Scrutiamo la luce che corteggia il buio,
    salutiamo il sole che va ed attendiamo la notte.
    Presto il Velo si scosterà....



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    Noi rare fate dell'autunno portiamo la porpora sulle foglie...
    Non canzonateci per il nostro bizzarro sentire...
    Non tutte le creature del bosco son figlie della luce e del sole...
    alcune sono nate nella notte stellata e gelida di Mabon,
    alcune si vestono di foglie secche e bacche e non di fiori e luce....
    Noi siam le fate dell'equilibrio...
    il nostro volto guarda la notte sorella e sorride...



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    Le fate dell’autunno, hanno come loro Spirito Custode " Mabon", il quale si manifesta sotto diversi aspetti, ma quello più comune è quello di un bambino, il quale ha occhi profondamente malinconici, ma modi allegri e spensierati. Il dono che ci porta è la Fiamma della Speranza racchiusa in tutti noi.
    Il dio Mabon, nella mitologia celtica, e' figlio della madre terra Modron e di Mellt ('Illuminante"), dio gallese della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti.



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    Il Piccolo Mabon



    Nel paganesimo, Mabon è uno degli otto sabbat che si celebra nell'equinozio d'autunno (il 22 o 23 settembre nell'emisfero settentrionale, il 20 o 21 marzo in quello meridionale).
    La festività è una festa di ringraziamento per i frutti della terra e sottolinea la necessità di dividerli con gli altri per assicurarsi la benedizione del Dio e della Dea durante i mesi invernali.



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    Il Piccolo Mabon




    Una pratica tradizionale nelle culture pagane, è passeggiare attraverso luoghi selvatici, raccogliendo baccelli (o castagne) e piante secche, che poi vengono utilizzati per decorare la casa. I cibi tipici di Mabon consistono in frutti del tardo raccolto (cereali, frutta, verdura, grano, zucchine al forno e fagioli).


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    Con Settembre arriva l'Equinozio d'Autunno, Mabon, la prima delle Festività del semestre oscuro.
    Nel tempo dei Misteri Eleusini l'equinozio d'autunno era il momento della discesa di Persefone nell'Ade e del dolore di Demetra.
    La separazione tra innamorati (o quella tra madre e figlia) è uno dei temi dominanti di questo sabbat.



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    Dopo aver sacrificato la propria essenza vitale alla Madre Terra, il Dio si trova ora alle soglie degli Inferi diventando il simbolo del passaggio dalla vita alla morte.
    Sacrificandosi in lei, egli impregna il suo grembo della propria essenza e si trattiene dentro di lei come promessa, poiché egli è la vita.



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    Nell'antica tradizione, durante questo periodo di "incubazione" il Dio viene chiamato Mabon - figlio della Madre - dall'autunno sino alla Dodicesima Notte, ovvero il 6 di Gennaio.

    Mabon (" Grande Figlio ") è un Dio gallese. Era un grande cacciatore con un agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Mabon fu rapito dalla madre, Modron (Grande Madre), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù (altre leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un'aquila ed un salmone). Durante questo tempo, Mabon vive, prigioniero ma felice, nel mondo magico di Modron -- il suo grembo. Grazie a ciò egli può rinascere.



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    Mabon




    La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera tale da trasformarsi in un nuovo seme.
    In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, nonchè il principio maschile fertilizzante. Modron invece corrisponde a Demetra.



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    Mabon è la festività dell'equinozio, il giorno che si trova a metà fra i due solstizi; è un tempo di equilibrio, quando luce e buio sono uguali e astronomicamente dà inizio all'autunno.



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    È celebrato alla fine del periodo più faticoso dell'anno in cui viene effettuato il secondo raccolto.
    Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell'arrivo dei mesi freddi.



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    Generalmente inizia il periodo della caccia. Molte specie migratorie - come le rondini - iniziano il loro lungo viaggio verso sud.
    Il cigno è l'uccello dell'Equinozio in quanto simbolo dell'immortalità dell'anima e guida dei morti nell'aldilà.

    E' tempo di bilanci: abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato durante l'anno, e possiamo constatare quali frutti abbiamo raccolto.
    In occasione di questo periodo e dell'aratura dei campi venivano celebrati un gran numero di riti locali e regionali con il comune denominatore del ringraziamento e della supplice preghiera di mitezza per la difficile stagione in arrivo.


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    Il periodo dell'equinozio d'autunno veniva chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all'arcangelo di fuoco e di luce alter-ego di Lucifero.
    Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi, basati sul simbolismo del grano.
    Inoltre è il tempo per la fabbricazione del vino, dalla raccolta delle uve alla pigiatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti.

    Il processo della fermentazione delle uve avveniva con procedure che un tempo erano accompagnate da rituali ben specifici ed era visto come simbolo della trasformazione spirituale che ha luogo durante le iniziazioni e i riti misterici, avvolti dal buio dei santuari sotterranei.

    Mabon va vista in effetti come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza.
    E' tempo di volgersi all'interiorità: nella parte declinante della Ruota dell'Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte.



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    Celebrare Mabon e ringraziare le Fate dell'Autunno







    Il tema è bilanciare le polarità, quindi il suggerimento è di fare qualcosa che riguardi l'equilibrio nella vostra vita. Gli elementi maschili e femminili della personalità hanno bisogno di uguale rispetto ed espressione. La notte di Mabon, quando le ore di luce e le ore di oscurità sono equivalenti, è una notte per onorare l'equilibrio della Dea e del Dio (magari invocando Persefone e Dioniso) e l'armonia della materia e dello spirito, celebrando non solo la vita spirituale del mondo prossimo, ma anche la fisica di questo mondo.


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    È anche tempo per fermarsi a riflettere, rilassarsi e apprezzare i frutti dei propri personali raccolti.
    È un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci si prepara al periodo dell'anno in cui è bene esplorare la propria interiorità.
    Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in sé stessi.

    Mabon è considerato tempo dei misteri. È il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito. Le divinità vengono ringraziate per i loro doni, auspicando il futuro ritorno dell'abbondanza per gli anni successivi, ricordandoci di lasciare una parte del nostro banchetto per la Terra e le sue creature: tutto ciò che di commestibile abbiamo messo sulla tavola di Mabon per adornarla e ciò che è avanzato dal banchetto, verrà portato all'aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso la Grande Madre Terra che ci ha elargito i suoi doni.


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    Gli incensi per l'equinozio d'autunno includono benzoino, mirra, pino, salvia, ibisco e petali di rose.
    I petali di rosa e la salvia possono essere messi anche sulla tavola, a patto che non siano freschi.

    Le erbe associate con questa festività sono il grano, le foglie di vite e di quercia.
    Si possono bruciare i cardi (il significato è che il divino si trasforma nel suo aspetto di Donna Saggia e Cacciatore).

    Le decorazioni tipiche di questo periodo dell'anno includono anche la cornucopia, ovvero il corno dell'abbondanza, ricolmo e straripante dei frutti dell'anno, a significare in modo simpatetico l'abbondanza dei doni della Madre.


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    Le fate dell'autunno come la stagione a cui appartengono sono fate dal carattere mutevole, con ciò non si intende che esse cambiano atteggiamento da un momento all’altro, ma che in loro vi sono diverse sfaccettature , difatti è difficile che si riesca a comprenderle del tutto, ed è per questo motivo che continuano a stupire continuamente chi sta loro accanto.

    Esse rappresentano il mutamento, il divenire, sono coloro che cambiano continuamente, che imparano dalle esperienza di vita, proprio come il vento autunnale che modifica le forme delle nuvole, cosi' nel proprio cammino modificano se stesse in varie forme sempre nuove e facendo passi sempre piu' consistenti verso la comprensione e la conoscenza.



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    Questo è dovuto alla loro voglia di sapere e apprendere le cose e difatti sono dotate di un notevole intelletto. Anche se esse comprendono il mutare della vita e di ogni cosa non riescono a staccarsi da quel sogno quasi infantile dell'amore eterno e per questo lo proteggono con tutte le loro forze anche a costo della propria vita. Esse sono molto legate al proprio passato nonostante la coscienza del mutare delle cose e della consapevolezza di voler vivere il presente.

    Questo loro legame al passato porta dentro di loro la malinconia che spesso esprimono attraverso i loro occhi, ma cercano di sopprimerla con l'allegria che mostrano a chi sta loro accanto, infatti come un fiume in piena travolgono ogni cosa che incontrano con la loro spensieratezza che a volte può tramutarsi in piccoli scherzi che servono per donare un sorriso a chi sta loro accanto e a loro stesse.


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    Queste fate sono anche come il lieve sole autunnale che con i suoi raggi riscalda i cuori di chi incontra, difatti esse sanno essere molto gentili con chi si mostra predisposto e gentile a sua volta nei loro confronti, tale gentilezza si tramuta in pura generosità quando chi sta loro accanto mostra anche affetto nei loro confronti, come già detto se si legano ad una persona il dolore del distacco potrebbe essere molto forte, ma tale dolore ogni volta accresce la loro essenza rendendole più consapevoli di se stesse, se questo legame diventasse molto profondo esse sarebbero disposte a donare la vita.

    L’amore che esse proteggono è l’amore che le persone vivono giorno per giorno, quell’amore che riesce a cancellare per un attimo il dolore del passato, ben consapevoli che l’amore non si ferma a quello tra due persone cercano di star accanto alle persone anche quando finisce. Sono le protettrici dei cuori straziati.


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    Le Sidhe sono anche il tuono che irrompe nelle tempeste. Sono delle vere e proprie tempeste quando le si fa arrabbiare, non sopportano chi le offende o chi le tratta male, e non sopportano chi fa del male alle persone che amano, se ciò dovesse accadere non esiterebbero a vendicarsi usando il loro intelletto per creare dei dispetti che possono arrivare a far impazzire le loro vittime.

    Sono poche le cose che tengono lontane le fate autunnali tra queste vi sono il ferro, al quale sono allergiche e il sale che assunto in grandi quantità potrebbe arrecare qualche danno. Lo custodiscono come segreto che per salvaguardare la loro incolumità.

    Sono fate irresistibili ed hanno un fascino innato, dovuto sovente al loro apparire quasi aristocratico nella semplicità di un gesto delicato ed elegante. In ogni cosa si dimostrano regali, ogni movenza è dettata da un fascino celato.



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    Fonti: fatemania.it

    ilcerchiodellaluna.it

    libero.it/ANGELFREE
     
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