Usa, casa invasa da migliaia di ragni velenosi: famiglia costretta alla fuga

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  1. *Astrella
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    Usa, casa invasa da migliaia di ragni velenosi: famiglia costretta alla fuga





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    NEW YORK – Per Susan e Brian Trost era un sogno che si avverava: una bella casa, spaziosa e luminosa, affacciata su un campo da golf, nella periferia elegante di St. Louis, nel Missouri. Ma quel sogno, costato 450 mila dollari, si è rivelato un lungo incubo.


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    Nel 2007, pochi mesi dopo il trasloco, la coppia ha cominciato a vedere dei ragni. Niente di strano per una casa circondata da prati e alberi. Ma la signora ha dovuto passare ore a pulire ragnatele, a inseguire ragni qua e là. La crisi si è fatta pressante un pomeriggio in cui il loro bambino di quattro anni si è messo a strillare davanti a un ragno che gli si avvicinava ai piedini nudi. Susan Trost a quel punto non ha ucciso il ragno, lo ha catturato, ed è andata a cercare su internet che cosa fosse. Sorpresa raggelante: era un “brown recluse”, uno dei due tipi di ragni esistenti nel Missouri il cui morso è velenoso.

    Quando i coniugi Trost hanno fatto causa ai precedenti proprietari, che avevano nascosto l’esistenza dei nidi di ragno, in tribunale un esperto della University of Kansas, il professor Jamel Sandidge, ha spiegato che il problema nella casa era «immenso», e che secondo i suoi calcoli c’erano un minimo di 4500 ragni e un massino di 6 mila. Ma ha anche aggiunto che si trattava della stagione invernale ed erano probabilmente addormentati e che in primavera ne sarebbero venuti fuori ben di più.

    Sono passati sette anni da allora e il calvario della famiglia si è concluso con la vittoria dei ragni. Almeno temporaneamente. I signori Trost hanno dovuto abbandonare la casa dopo aver tentato di tutto. L’ultimo tentativo viene condotto in questi giorni: dopo innumerevoli disifestazioni, questa volta una ditta specializzata in termiti sta conducendo contro i ragni una guerra chimica senza quartiere. La casa è stata avvolta in una doppia cappa di plastica gialla-blu, sigillata, e dentro sono stati pompati chili di fluoruro di solforile, un gas fumigante potentissimo. Ci vorrà tempo per sapere se i ragni siano sopravvissuti. Ma il gestore della società, Tim MacCarthy, ha assicurato: «non ci resterà nulla di vivo dopo che abbiamo finito».


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    Certo, anche così, la casa non è certo appettibile. Nonostante sia una bella villa, fornita di tutti i lussi, non c’è ombra di acquirente interessato a comprarla. I proprietari, i signori Trost, l’hanno abbandonata dopo aver tentato fumigazioni e disinfezioni di ogni genere. Hanno perfino scorticato l’intonaco in tutta la casa, perché i ragni di questo genere depongono le uova nelle pareti in fessure sottilissime e quasi invisibili a occhio nido. Ma la loro lotta è sempre stata persa.

    Stranamente nessun’altra casa nel sobborgo di St. Louis presenta lo stesso problema. La villa a fianco di quella dei Trost non ha neanche un ragno. Il “fumigatore”, Tim MacCarthy spiega che questi animali (ma anche le cimici, le termiti, e tanti altri sgradevoli animaletti tipici del sud degli Usa) spesso entrano nelle case nei cassetti di mobili comprati di seconda mano, nelle scatole lasciate in deposito e aperte senza controllarle, ecc.

    I signori Trost non hanno finito di combattere però. Non solo i vecchi proprietari non li hanno ripagati dei danni – avendo dichiarato bancarotta – ma anche la società delle assicurazioni si rifiuta di aiutarli, perché la loro polizza di proteggeva in caso di “insetti” e “i ragni non sono insetti”, sono aracnidi, come anche le zecche e gli scorpioni.


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    Di Anna Guaita


    Fonte: http://www.ilmessaggero.it/SOCIETA/NOLIMIT...ie/952158.shtml
     
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0 replies since 3/11/2014, 23:21   56 views
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